Come riconoscere un buon servizio di Pet Hosting

Se sei qui, è perché hai voglia di fare chiarezza sul mondo delle "Pensioni Casalinghe" per cani.
Ti sarai imbattuto/a spesso in voci di corridoio o articoli di giornale in cui vengono portate all’attenzione, giustamente, situazioni totalmente illegali che riguardano la detenzione di decine di cani in strutture o abitazioni fatiscenti e igienicamente inaccettabili. Erroneamente vengono chiamate "Pensioni Casalinghe", ma altro non sono che vere e proprie trappole mortali per i cani e grandissima fonte di guadagno per i furbetti che cercano di marciarvi su.

Bene, questo succede in Italia perché non vi è ancora né una regolamentazione né una linea guida da dover seguire (sia dal punto di vista igienico sanitario che dal punto di vista della fiscalità) legata all’attività di Pensione Casalinga. Ed ecco che nascono improvvisati che da un giorno all’altro ospitano in strutture fatiscenti decine e decine di cani, senza criterio e senza igiene, disturbando vicini, lasciando i cani incustoditi e mettendo in pericolo la vita di tutti loro. 

Detto ciò, pur non essendo semplice, c'è di sicuro chi fa la differenza ed offre un buon servizio di Pet Hosting, curato e moderato, come noi.

Ecco, secondo noi, alcuni punti fondamentali da tenere a mente quando si cerca una buona soluzione casalinga:

1. Il Pet Sitter invita a visitare di persona la casa
Visita sempre di persona la casa in cui dovrà soggiornare il tuo cane. Un buon Pet Sitter ti darà un appuntamento a casa sua, non in altri luoghi. 

2. Il Pet Sitter ospita un numero limitato di cani/gatti
Chiedi sempre al Pet Sitter il numero massimo di cani che viene ospitato al giorno. Se il numero è elevato, campanello rosso. Prendersi cura di un numero di cani superiori a 5, in un’abitazione, senza far mancare niente a nessuno di loro, è pressoché una follia. Le situazioni in cui c'è sovraffollamento degli spazi sono sempre pericolose, poco gestibili e poco serie.

3. Il Pet Sitter chiede sempre un incontro conoscitivo preventivo alla prenotazione
L’incontro conoscitivo è imprescindibile. Non tutti i cani sono adatti ad una soluzione di condivisione degli spazi, per svariati motivi (ad esempio aggressività, eccesso di esuberanza, malattie, fobie ecc.). Se non vengono valutati tutti i soggetti, il rischio che si formi una classe di cani non idonei è alto. Questo comporterebbe inevitabilmente un rischio per tutti.

4. Il Pet Sitter è qualificato e competente in ambito cinofilo
Gestire un gruppo di cani che ogni giorno muta e crea dei nuovi equilibri è un mestiere che non fa per tutti. Bisogna avere una spiccata ed innata predisposizione e un’attenzione per i dettagli continua, oltre che, ovviamente, una forte passione per gli animali che va di pari passo con la conoscenza del cane e delle sue specifiche necessità e caratteristiche. Amare i cani non basta, è preferibile avere a che fare con un professionista con attestati che certifichino le conoscenze basiche dell’etologia del cane, meglio ancora con comprovata esperienza sul campo.

5. Il Pet Sitter rilascia regolare fattura per il suo servizio
E’ possibile erogare fattura aprendo partita IVA come libero professionista con preciso codice ATECO di riferimento. Perciò il Pet Sitter pagherà le tasse proprio come tutti gli altri professionisti. Questo dato ci può far capire molto di una persona  e sicuramente ci può subito svelare se abbiamo di fronte un professionista o solo un semplice “arrotondatore”.

In sintesi, quindi non fidarti di chi: